Il Garante per la tutela dei dati personali ha comminato una sanzione di 2.5 milioni di euro a Delivero Italy per aver violato la normativa privacy (europea e italiana), lo statuto dei lavoratori e la recente normativa sulla tutela delle persone che lavorano attraverso piattaforme digitali.
Secondo il Garante, la app utilizzata dalla società (fino a fine 2020) per la prenotazione dei turni di lavoro ai rider e la conseguente assegnazione delle consegne non avrebbe garantito sufficiente trasparenza nella raccolta e nel trattamento dei loro dati personali.
Dall’ispezione è emerso che Deliveroo effettuava la rilevazione della posizione dei rider ogni 12 secondi, raccoglieva e trattava una eccessiva mole di dati personali durante il loro orario di lavoro. Si pensi, ad esempio, che il percorso effettuato da ciascun rider durante le consegne veniva conservato per un periodo di 6 mesi, ritenuto eccessivo rispetto all’esigenza di controllare l’efficienza della prestazione.
L’Autorità ha concesso sei mesi alla società per modificare la raccolta e il trattamento dei dati personali dei collaboratori in modo che rispetti sia il GDPR che le prescrizioni dello Statuto dei lavoratori in materia di controllo a distanza.