Il CNIL (l’Autorità Garante francese per la protezione dei dati personali) ha inflitto sanzioni record a Facebook e Google dopo aver rilevato violazioni nel trattamento dei dati personali tramite i cookie. I due colossi del mercato digitale sono stati rispettivamente sanzionati al pagamento di 100 e di 150 milioni di euro.
La motivazione posta alla base del severo Provvedimento è che agli utenti non è consentito rifiutare i cookie con la medesima semplicità con la quale li accettano. Infatti, mentre l’accettazione può essere effettuata cliccando un pulsante che compare immediatamente all’apertura dei siti, l’opzione che permette di rifiutarli è collocata in una pagina interna, che può essere raggiunta esclusivamente facendo ulteriori passaggi.
L’Autorità francese ha rilevato come questo assetto non rispetti quanto richiesto dal GDPR in materia di valido consenso degli utenti. L’art. 7 stabilisce, infatti, che esso possa essere ritenuto valido solamente se prestato liberamente e che tale libertà presuppone – in concreto – che le modalità di accettazione e rifiuto del tracciamento siano comprensibili e selezionabili con la medesima immediatezza.
